Salone del Mobile 2022 e Fuorisalone 

L’anno scorso ha compiuto 60 anni, era il 1961 quando nacque e solo cinque anni dopo divenne un appuntamento internazionale per il design rivoluzionando la cultura della casa e contagiando ogni spazio della nostra vita.

Si inaugurava un padiglione dedicato alle collaborazioni con gli architetti come Castiglioni, Zanuso e Magistretti per citarne alcuni, presto i visitatori stranieri avrebbero superato quelli italiani.

Nel 1965 Gio Ponti inserì il Salone del Mobile un articolo della rivista Domus da lui fondata come articolo di apertura; in quell’anno si inaugurò anche il primo evento collaterale con la Mostra retrospettiva per una documentazione sul design del mobile in Italia dal 1945 ad oggi.

Ed oggi che siamo ai primi Giugno l’edizione 2022 del Salone Internazionale del Mobile è alle porte. La città di Milano si popola e anima ancora di più in questo periodo con una serie infinita di eventi correlati e noi di Home Design ne abbiamo selezionati alcuni di imperdibili, seguiremo tutti gli eventi più interessanti e visiteremo il Salone per portare le novità migliori e i trend che verranno anche a Treviso!

Segui gli eventi del Fuorisalone di Milano con noi:

  • Vita Lenta – Un progetto commissionato a Finemateria da Isola Design Group. Un’installazione sensoriale ispirata dalla casa giapponese che mette in mostra progetti legati da un processo creativo affine con lo scopo di  perdere la cognizione del tempo, tema centrale dell’installazione.
  • Germogli by Natuzzi – Un’esposizione negli spazi del cortile di Palazzo Durini Caproni di Taliedo, per celebrare il concept Second Life: partendo dall’idea di rinascita e volendo sottolineare lo stretto legame che ci unisce alla natura e all’ambiente.Il cortile del palazzo si trasforma in un mondo da fiaba in cui da terra spunteranno giganteschi germogli di ulivo dorati.

Credits:Natuzzi

  • The Art of Dreams – Porsche insieme all’artista floreale Ruby Barber dello Studio Mary Lennox, realizza un’opera d’arte scultorea edificante che combina la fragilità dei fiori alla prospettiva tecnologica del XXI secolo. Un’installazione onirica prende vita attraverso performance coreografate.

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